mercoledì 13 febbraio 2013

La parola di oggi è "sposare".

"Io non è che so' contrario al matrimonio eh, che non so' venuto...solo, non lo so, io credo che in particolare un uomo e una donna siano le persone meno adatte a sposarsi tra di loro, troppo diversi."

Pensavo fosse amore...invece era un calesse (1991)

La parola sposare deriva dal latino "spondeo", che significa promettere solennemente, impegnarsi con la propria parola. Semplicemente, senza nessun riferimento al sesso, quando io sposo qualcuno mi prometto a lui, giuro di essergli fedele.
Si parla tanto di matrimoni gay, quando invece dovremmo parlare e preoccuparci dei divorzi etero. Ci sconvolgiamo quando due persone dello stesso sesso vogliono sposarsi, ma non siamo più toccati per il numero impressionante di famiglie che si sfasciano. Riteniamo che non sia giusto che due uomini o due donne crescano un figlio, ma ci sta bene che i figli dei divorziati finiscano in analisi.
Se io avessi un mondo come piace a me (alla stessa maniera di Alice nel paese delle meraviglie) lì avremmo un solo matrimonio, qualsiasi fosse il nostro sesso. Se potessimo scegliere una volta sola, io sono sicura che non sbaglieremmo, torneremmo indietro allo sfinimento per rimediare ai nostri errori. Abbiamo perso la capacità di capire se una persona è davvero giusta per noi perché sappiamo di poterla cambiare se un giorno non dovesse più andare bene. Questa nostra libertà di scelta ci fa quasi sentire onnipotenti, non riusciamo ad accorgerci che siamo come quegli studenti che a scuola se la cavano solo copiando o facendo i bigliettini. Arriveremo in fondo, forse non saremo nemmeno bocciati, ma per tutta la vita saremo terribilmente impoveriti.

venerdì 8 febbraio 2013

La parola di oggi è "coraggio"

"Il coraggio, Angela, appartiene agli amori nuovi, gli amori vecchi sono sempre un po' vili."

M.Mazzantini, "Non ti muovere"

Come tante altre parole che ci fanno paura, anche questa porta in sé la radice di cuore. Credo che sia solo il coraggio a dimostrare veramente quanto teniamo a una persona. Possiamo simulare tutto, persino l'orgasmo, ma non possiamo essere coraggiosi senza che qualcosa davvero ci bruci dentro. 
In greco si dice εὐψυχία, che letteralmente deriva da εὐ, il prefisso che si usa per indicare le cose "buone", e ψυχή, l'anima. In pratica quando siamo coraggiosi facciamo qualcosa che rende migliore la nostra anima, la rende bella. Pensiamo sempre che il coraggio stia nelle azioni eclatanti e invece, proprio perché è una cosa dell'anima, sta nelle azioni piccole ma profonde, quelle che dimostrano davvero chi siamo e quanto vale per noi la persona per cui lottiamo. Non importa se i nostri sforzi non serviranno a niente, non importa nemmeno quanto e come soffriremo, quando siamo coraggiosi per salvare un amore, in ogni caso, ne usciremo abbelliti.

martedì 5 febbraio 2013

La parola di oggi è "bugia"

"Non si sfugge alla falsità, alle bugie. O meglio, si può sfuggire per un po', poi, quando meno ce lo si aspetta, riaffiorano, non sono più docili come nel momento in cui le hai dette, apparentemente innocue, no; nel periodo di lontananza si sono trasformate in orribili mostri, in orchi mangiatutto. Le scopri e, un secondo dopo, vieni travolto, divorano te e tutto quello che ti sta intorno con un'avidità tremenda."

S. Tamaro "Va' dove ti porta il cuore".

Credo che le bugie, anche quelle piccole, siano ciò che più fa vacillare un rapporto, ciò che lo porta alla fine.
La nostra "bugia" si collega alla parola tedesca "böse", che significa cattivo, malvagio. Non so perché, ma ho subito pensato ai cattivi delle favole, soprattutto alla strega di Biancaneve. Riesce con tutta la sua cattiveria a far mangiare alla principessa una mela avvelenata, proprio riempiendola di bugie, di false promesse. Se non fosse per il principe quella poverina sarebbe ora decomposta nella bara di cristallo dei nani, solo per aver creduto alle bugie di una vecchia strega.
In sostanza, se uno ti dice una bugia ti uccide, metaforicamente o non. E' una morte lenta che a poco a poco fa cadere tutte le sicurezze, ti rovina il sonno e non ti dà pace. Di norma il bugiardo si salva, solo chi è stato ingannato si logora con il pensiero del perdono, che, nella maggioranza dei casi, è uno sbaglio concedere. Tutto si può perdonare, persino un tradimento quando è confessato immediatamente, ma non una bugia.