lunedì 1 luglio 2013

La parola di oggi è "viaggio".

"E se gli accadeva di sbagliar strada, ciò era perché per certuni non esiste una strada giusta."

T. Mann, "Tonio Kroger"

In questi giorni siamo travolti dai post dei maturandi che, maturati, non vedono l'ora di partire. Aspettiamo tutti l'estate, la vacanza. Il nostro viaggio deriva da "viaticus", che significa semplicemente "ciò che riguarda il cammino". Molte altre lingue riprendono questa radice, ma non l'inglese, che usa la parola "travel". Non ci pensiamo mai, ma la parola italiana più vicina a questa è "travaglio". Travel affonda le sue radici etimologiche in "tripalium", antico strumento di tortura. Insomma, il viaggio non sempre è qualcosa di piacevole. Sul mio libro di lettura delle elementari c'era scritto "è bello andare al mare, ma è bello anche tornare!" e, tutte le volte che rimetto piede in casa dopo essere stata via, ripenso sempre a questa frase. Le vacanze possono essere per noi il momento in cui apprezzare quello che abbiamo sempre, non solo una settimana all'anno. Paradossalmente il nostro "travaglio" sta proprio nel sapersi allontanare dalle cose di tutti i giorni, per poi riavvicinarcisi, ma con uno spirito diverso, pensando che è bello stare con i nostri amici comunque, sulla spiaggia o nel solito bar. Il vero viaggio, il vero cammino, è quello di tutti i giorni.