lunedì 15 aprile 2013

La parola di oggi è "amico".

"So che hai un bel cuore, e lo spendi tutto nel solco di grandiose amicizie."

M.Mazzantini, "Non ti muovere".

Mi consola accorgermi che tutte le parole che cerco hanno una radice affine alla parola "amare" o "cuore", sono quei piccoli segni che mi dimostrano che, nonostante tutti i miei errori, la direzione è quella giusta. La cosa che più mi ha colpito però è sicuramente la definizione che ho trovato: "la persona che ama ed è riamata". Questa biunivocità la differenzia dall'amore, il rapporto di amicizia esiste nel momento in cui tutte e due le persone desiderano starsi vicine, desiderano aiutarsi. Possiamo amare qualcuno che non ci ama, ma non possiamo essere amici di qualcuno che non è, a sua volta, nostro amico.
Questa compartecipazione impone quindi una corresponsabilità, come dice qualcuno "tu sei responsabile per sempre di ciò che addomestichi, tu sei responsabile della tua rosa".
La vita poi ti insegna che il Piccolo Principe viene proprio da un altro pianeta, ma sperare e amare le persone che si hanno vicine non è mai un errore. Mai.

"E un giovanetto domandò: parlaci dell'Amicizia.
Ed egli rispose, dicendo:
Il vostro amico è il vostro bisogno saziato.
E' il vostro campo che seminate con amore e
mietete con più riconoscenza.
E' la vostra mensa e la vostra dimora.
Poi che, affamati, vi rifugiate in lui e lo cercate per la vostra pace.

Se l'amico vi confida il suo pensiero, non nascondetegli
il vostro, sia rifiuto o consenso.
Quando lui tace, il vostro cuore non smette di
ascoltare il suo cuore;
Poiché nell'amicizia ogni pensiero, desiderio,
speranza nasce in silenzio e si divide con
inesprimibile gioia.
Se vi separate dall'amico, non provate dolore;
Poiché la sua assenza può schiarirvi ciò che più
in lui amate, come allo scalatore la montagna è più
chiara dal piano.

E non vi sia nell'amicizia altro intento che
scavarsi nello spirito, a vicenda.
Poi che l'amore che non cerca soltanto lo
schiudersi del proprio mistero, non è amore, ma il breve
lancio di una rete in cui si afferra ciò che è
vano.

La parte migliore sia per il vostro amico.
Se egli dovrà conoscere il riflusso della vostra
marea, fate che conosca anche il flusso.
Quale amico è il vostro, per cercarlo nelle ore di
morte?
Cercatelo sempre nelle ore di vita.
Poi che egli può colmare ogni bisogno, ma non
il vostro nulla.
E dividetevi i piaceri, sorridendo nella dolcezza
amica.
Poi che nella rugiada delle piccole cose il cuore
scopre il suo mattino e si conforta."

K. Gibran "Il profeta". 

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